Fuori dal coro: le due fanciulle viste dall’America di Oscar Bartoli

con_il_sindaco_di_washington_e_il_giornalista_oscar_bartoli“Mentre in Italia si scatenava il mammismo d’accatto e la gioia pompata per la liberazione delle due giovani (sembra a caro prezzo per il contribuente italiano), non ho letto una parola di sdegno per la decapitazione di una donna sulla piazza di una citta’ dell’Arabia Saudita di fronte a centinaia di spettatori.
Se e’ stato pagato un riscatto (come in altre occasioni) a soffrirne non e’ solo la disastrata economia italiana ma soprattutto l’immagine del nostro amatissimo Paese di origine.
Perche’, parliamoci chiaro, viene confermata la nota accusa che ci viene rivolta dal resto del mondo secondo cui siamo simpatici, e’ vero, ma inaffidabili. Oltre ad essere l’unica nazione che non finisce mai una guerra dalla parte in cui l’ha incominciata.

Dice il proverbio “Di buone intenzioni e’ lastricato l’inferno”. Non ci interessa sapere se e’ vera la notizia pubblicata dal sito piovegovernoladro.info secondo cui le fanciulle avrebbero dichiarato ai PM di avere fatto sesso consenziente durante i cinque mesi della presunta prigionia. Sono affari loro.

Un fatto certo e’ che, per loro fortuna, le abbiamo viste bene in carne e pasciute a conferma che la prigionia deve avere avuto anche dei vantaggi fisici.
Giudichiamo insopportabile come molti hanno scritto che lo stato abbia congelato i conti bancari dei parenti dei sequestrati in Italia, misura questa che ha consentito di estirpare il fenomeno malavitoso. Due pesi e due misure.

Mentre si inneggia al ritorno delle due volontarie nel patrio suolo, si rigettano con orrore le domande di coloro che chiedono quante armi si possano comprare sul mercato nero con i milioni garantiti dallo stato italiano. Quante vite uccideranno quelle armi?
Ecco, caro Marzio di Avellino: queste sono le mie sensazioni a 7500 KM di distanza, mentre qui negli Stati Uniti le misure di security si fanno sempre piu’ stringenti, mentre si cerca di non fare di tutta l’erba un fascio considerando ogni donna che troviamo al supermercato velata da capo a piedi un potenziale attentatore. Ed il solo fatto di essere attraversati dal sospetto ci inorridisce.
Tanto per concludere: ci sono anime belle che vogliono portare il loro contributo di pace e solidarieta’ in paesi resi mostruosi dall’avanzare del fondamentalismo musulmano? Lo facciano ma non a spese della collettivita’ italiana.
‘Sbatti le ragazze in prima pagina’ dice il caporedattore al giornalista praticante.
Ma chi pensa e parla dei preti e delle monache trucidati nel Niger? Quelli non fanno notizia. E poi sono neri.
Con inossidabile affetto per i miei Lettori Oscar”

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